Descrizione
Ahtanor . Poesie, simboli e visioni alchemiche
Esiste un terreno liminare fra il regno del conscio e quello dell’inconscio, fra il piano della realtà ordinaria e quello del mondo sottile. Un terreno in cui simboli, miti, sogni e sincronicità diventano chiavi di accesso per varcare la soglia tra un universo e un altro, creando un flusso di comunicazione fatto di immagini, visioni, intuizioni e consapevolezze profonde. L’Alchimia è una di quelle chiavi in grado di spalancare scorci verso altri mondi, dentro cui immergersi per lasciarsi trasformare, in un percorso di trasmutazione che somiglia al sentiero d’individuazione indicato da Jung. Questo testo vuole essere un invito al lettore a diventare egli stesso l’Athanor che permette il verificarsi di queste trasformazioni, facendosi guidare da un linguaggio ermetico e simbolico, pregno di poesia e visioni, che condurranno dal buio della nigredo al chiarore dell’albedo fino alla completa immersione nella luce vermiglia della rubedo. Un libro in cui la voce maschile e quella femminile, prima separate, si ricongiungono nell’Uno, animando quell’androgino alchemico che è il raggiungimento ultimo della completa realizzazione del Sé.
Athanor: due prospettive, un solo libro
Quello che è possibile percepire solo tenendolo tra le mani è la doppia natura del libro Athanor. Gli autori si sono fatti emblemi delle due energie archetipiche, lui il Sole, lei la Luna, con lo scopo di esprimere ciascuno di questi elementi, attraverso la propria scrittura. Il libro ha due copertine: quella dai colori caldi apre il viaggio della prospettiva dell’autore Alessandro Scarpellini, utilizzando l’alchimia non solo come espediente narrativo ma come medium letterario, tramite racconti e poesie. Lo stesso fa l’autrice Isabella Ives partendo, dalla copertina dai più freddi colori lunari, per un viaggio con la stessa missione: ricongiungersi con l’Altra parte. Il matrimonio alchemico accade così, al centro del libro, permettendo il superamento del dualismo materiale, tramite le parole, e anche – e soprattutto – attraverso il vuoto.
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