La collana per chi fa passi creativi, muovendosi in diagonale.
Occupiamo un moto che forse non ci appartiene del tutto.
L’uscita continua di libri ricorda un temporale pieno di lampi, spostato da venti d’euro e manifestazioni che abbaiano.
Quante scatole, quanti magazzinieri, quantità. Una valanga che segue i guard rail, questa editoria.
E non c’è critica, non c’è niente più bello e affascinante che notare le evoluzioni del proprio tempo.
Sono però evoluzioni timide, disconnesse per lo più dalla rete umana nascente. La paura ossea che la letteratura stia svenendo, la risposta tempestiva di libri paracadutisti, lanci difficili nella bufera mediatica.
Questa bufera va tagliata, nessuna precauzione, né ali né paracadute né deltaplano. Solo il corpo libero che taglia il vento in diagonale senza la paura di schiantarsi al suolo. Ci si è preoccupati solo una volta nella storia, di dove la cometa portasse. Maurice Blanchot diceva che per leggere un testo bisogna superare un abisso, e se non si salta, non si può capire. Il mercato dà la gravità, il libro toglie il fondo, e ti lascia precipitare con chi lo scrive.